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afroitaliani, coppie miste, Costa d'Avorio, identità multiculturale, Mamma Africa, ricerca delle origini, ricerca identitaria, ritorno alle radici
Ci eravamo lasciati prima della partenza con uno stato d’animo carico di ansie e agitazione, con il timore di dover fronteggiare aspettative infrante e disillusioni. Sono passati oltre due mesi e un’infinità di cose sono successe.
Un cielo stellato fa’ da cornice alla mia scrittura solitaria, qui, dove la notte s’impone oscurando la vista, poiché gli scarsi e intermittenti lampioni lasciano case e concessioni nella penombra. Solamente la luna aiuta lo sguardo a intravedere le sagome dei compagni rimasti ancora svegli nel bel mezzo della notte: cani e capretti che furtivamente s’introducono nel cortile in cerca di cibo.
Eccomi qui, nella terra delle origini, dove solo l’oralità aiuta a ricostruire ciò che il tempo si è lasciato alle spalle. Trent’anni di attesa non sono poi molti se paragonati alla storia dell’etnia che si cela dietro il mio nome. Un popolo fiero, orgoglioso, integro e culturalmente ricco, che fu un tempo schiavo, ma mai realmente sottomesso: gli Avikam.