O figlia di mio padre, il figlio del figlio di tuo figlio sarà sempre della seconda generazione, e i suoi figli dopo di lui, e i bambini generati dalle loro figlie saranno della seconda generazione, di qua e di là dal mare, sempre…*
Accendendo ultimamente la tv è impossibile non incappare nella miriade di talk show che cavalcano l’onda delle rivolte nelle periferie romane contro rifugiati, migranti e rom. Un vero mare magnum di banalità e disinformazione dove chiunque, grazie alla libertà di parola, può esprimere bestialità e scemenze senza filtro.
Quando il tema scotta, per spirito fondamentalmente masochista e solo quando la mia flora batterica è abbastanza equilibrata da evitarmi il vomito, mi diverte curiosare nelle pagine facebook delle trasmissioni e leggere i commenti a caldo dei telespettatori, così, giusto per farmi un’idea dell’aria che tira…Ma di questi tempi altro che aria, è una valanga inarrestabile di insulti, principalmente verso tutti gli ospiti neri che prendono parola, che in casi estremi arrivano persino ad inneggiare le camere a gas. 😯
La cosa buffa, per usare un eufemismo, è che spesso si tratta di afroitaliani che vengono invece considerati africani migranti, invitati a tornare nel loro paese e a non dare lezioni di vita agli autoctoni. 😕 Continua a leggere