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cognomi stranieri, identità multiculturale, nomi stranieri, OGM, organismi geneticamente multiculturali
Con l’inizio della scuola, cominciarono i veri conflitti interiori. Ogni mattina, il momento dell’appello rappresentava un’offesa al suo piccolo orgoglio africano. Quel cognome straniero, l’unico d’altronde in tutto l’elenco, era proprio difficile da pronunciare e la maestra lo sbagliava puntualmente. A lei non sembrava così difficile, però quella k nel mezzo costituiva un ostacolo concettuale insormontabile.*
e il nome è il nostro biglietto da visita per presentarci al mondo, allora la mia vita sociale è cominciata già in salita. Sì, perché sin dal mio ingresso in società, ai tempi della scuola, sono stata costretta a dover rivendicare la mia identità.
Eppure, il mio cognome non mi sembrava così difficile! Ciononostante, pur ripetendolo infinite volte, quella k rappresentava per il mio interlocutore un muro inconsciamente invalicabile.
Da allora ho preso l’abitudine di compilare personalmente qualsiasi documento richiedesse l’inserimento di dati anagrafici, sottraendo con rassegnazione la penna all’incaricato di turno che, divertito, si crogiolava nella sua ignorante chiusura mentale e “ortografica”.
Purtroppo, l’avvento delle nuove tecnologie ha riportato in voga il tanto odiato spelling che, da dietro il monitor, sono costretta a reiterare come una vecchia noiosa tiritera.