In questi giorni si terranno in tutta Italia numerose manifestazioni a sostegno della causa antirazzista negli Stati Uniti. È importante che tutti si mobilitino come possono per dire basta alle discriminazioni sistematiche a cui assistiamo quasi quotidianamente nella realtà statunitense, ma non dovremmo fare l’errore di considerarle un’eccezione legata a quel contesto specifico.
Sarebbe bello se questo moto di solidarietà non restasse focalizzato solo sui riflettori che ha acceso questa vicenda, ma che si riuscisse a fare luce anche sulle realtà in cui interagiamo quotidianamente.
Sappiamo tutti che l’Italia ha una storia molto diversa rispetto a quella di altri paesi, ma non possiamo ignorare che anche il nostro passato si inserisca in un unico filone storico di soprusi, prevaricazioni e pregiudizi nei confronti dei neri. Di conseguenza, anche la nostra è una società intrinsecamente razzializzata, che si fonda su un’idea di superiorità culturale ed etnica rispetto alle minoranze che la abitano.
Per provare a contestualizzare l’ambito di questa lotta planetaria al nostro universo, un gruppo di neri italiani ha lanciato gli hashtag #prendiamolaparola e #speakupitaly, invitando i diretti interessati ad esprimersi per raccontare il razzismo vissuto ogni giorno sulla loro pelle.
In risposta a questa proposta, alcuni di noi hanno deciso di mettersi insieme per realizzare dei contenuti di vario tipo attraverso i quali dar voce alle proprie esperienze, fatte di micro-aggressioni quotidiane e discriminazioni sistematiche.
Invito quindi tutti gli italiani neri e/o di origine straniera a pubblicare i loro contenuti sui rispettivi social utilizzando gli hashtag #prendiamolaparola e #speakupitaly.
Invito tutti gli altri all’ascolto e alla condivisione dei contenuti utilizzando gli stessi hashtag. Non vogliamo escludervi, ma desideriamo che le nostre voci siano, almeno questa volta, messe in primo piano!
Grazie a tutt@
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