Tag

, , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

In questi giorni si terranno in tutta Italia numerose manifestazioni a sostegno della causa antirazzista negli Stati Uniti. È importante che tutti si mobilitino come possono per dire basta alle discriminazioni sistematiche a cui assistiamo quasi quotidianamente nella realtà statunitense, ma non dovremmo fare l’errore di considerarle un’eccezione legata a quel contesto specifico.

Sarebbe bello se questo moto di solidarietà non restasse focalizzato solo sui riflettori che ha acceso questa vicenda, ma che si riuscisse a fare luce anche sulle realtà in cui interagiamo quotidianamente.

Sappiamo tutti che l’Italia ha una storia molto diversa rispetto a quella di altri paesi, ma non possiamo ignorare che anche il nostro passato si inserisca in un unico filone storico di soprusi, prevaricazioni e pregiudizi nei confronti dei neri. Di conseguenza, anche la nostra è una società intrinsecamente razzializzata, che si fonda su un’idea di superiorità culturale ed etnica rispetto alle minoranze che la abitano.

Per provare a contestualizzare l’ambito di questa lotta planetaria al nostro universo, un gruppo di neri italiani ha lanciato gli hashtag #prendiamolaparola e #speakupitaly, invitando i diretti interessati ad esprimersi per raccontare il razzismo vissuto ogni giorno sulla loro pelle.

In risposta a questa proposta, alcuni di noi hanno deciso di mettersi insieme per realizzare dei contenuti di vario tipo attraverso i quali dar voce alle proprie esperienze, fatte di micro-aggressioni quotidiane e discriminazioni sistematiche.

Invito quindi tutti gli italiani neri e/o di origine straniera a pubblicare i loro contenuti sui rispettivi social utilizzando gli hashtag #prendiamolaparola e #speakupitaly.

Invito tutti gli altri all’ascolto e alla condivisione dei contenuti utilizzando gli stessi hashtag. Non vogliamo escludervi, ma desideriamo che le nostre voci siano, almeno questa volta, messe in primo piano!

Grazie a tutt@

NEREZZA di Rahma Nur (2020)

corpo nero
vilipeso, odiato
vezzeggiato, copiato
annullato, deriso

Ha un’anima?
Parla? Ragiona?

E’ un corpo, nero, inutile
sbeffeggiato dai più
Ah che bel sedere, però!
Ah che pelle morbida, però!
Ah che occhi profondi, però!
Ah che capelli ricci, soffici,
però!
Posso toccarli, posso farti
una foto,
posso darti un bacio?
Che bella bimba
posso prenderla in braccio?

Oh, il corpo nero, piccolo,
delicato, morbido,
un bambolotto, senz'anima,
senza diritto.

Lascialo lì
annegato nel mare.

Volgiamo lo sguardo
BLACKNESS by Rahma Nur (2020)

Black body
hated, emulated, cuddled,
annihilated, mocked 

Do our bodies have a soul? 
Do our mouths speak? 
Do our minds think? 
It’s a body, it’s black, useless, 
ridiculed by all 

Oh what a nice butt, 
Oh what soft skin, 
Oh what deep gaze 

Can I take a picture? 
Can I kiss you? 
What a cute babygirl 
Can I hold her in my arms?
Can I touch her hair? 

Oh the little black body 
smooth like silk 
delicate like a doll 
without a soul 
without a right 

Leave it there 
drowned at sea 

Let us turn our eyes away.

L’espresso della domenica #3: #prendiamolaparola

Black_Coffee_Logo-1L’episodio dell’espresso della domenica di oggi è un po’ speciale, in supporto all’iniziativa #prendiamolaparola. Rispondiamo a delle domande apparentemente molto semplici ma che portano a delle riflessioni sull’attivismo di oggi, il concetto di alleati nella lotta contro il razzismo e, stranamente, anche quando abbiamo “scoperto” di essere nere.