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les jalouxAd Abidjan tantissime ragazze portano la maglietta con questo motto. Premetto che la gelosia è uno degli aspetti che odio di più dell’Africa, un cancro quotidiano che si annida in tutti i rapporti sociali e che comporta come conseguenza l’intento di nuocere, anche pesantemente, chi ha avuto maggiore fortuna. È vero che esiste la solidarietà, un forte spirito comunitario, una grande umanità, ma è ancora più vero che se da un lato si è tutti fratelli nella povertà, non appena qualcuno ha un po’ di successo è finita: parenti, amici e vicini di casa si tramutano in viscidi serpenti dalla lingua biforcuta.

Sono soprattutto le ragazze ad appropriarsi di questa frase perché si sa che le donne sono spesso delle vipere invidiose, soprattutto nei confronti di colei che potrebbe rappresentare un pericolo per la loro autostima: una donna bella, dalla pelle magari ambrata, con dei bei capelli e una siluette da schianto che tutti si girano a guardare anche quando cammina struccata, spettinata e vestita con due stracci.

Un esempio lampante riguarda la polemica esplosa in questi giorni che coinvolge la nuova “madre natura” del programma Ciao Darwin, una ragazza di origine capoverdiana bombardata da offese razziste motivate principalmente dall’invidia, soprattutto femminile, nei suoi confronti.

Questa è lei…madre natura.jpg

E questi sono alcuni dei commenti apparsi sui social che la riguardano:

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Considerando che de gustibus et coloribus non disputandum e che non condivido l’oggettificazione del corpo femminile proposta da questo tipo di programmi, la cosa che colpisce di più è che le offese più pesanti riguardano principalmente l’africanità che esprime la sua bellezza: i capelli afro tenuti al naturale, il colore scuro della sua pelle e la sua esoticità in contrapposizione al fascino della donna bianca italiana.

Tutto ruota attorno al mancato rispetto dei canoni di bellezza che già ledono l’autostima di molte donne, sia bianche sia nere, ma che in questo caso sfocia in un razzismo estetico aggravato da profonda invidia.

I canoni di bellezza prevedono che una donna sia: sempre giovane, in tiro, magra, senza peli, non troppo bassa, non troppo alta, dalla pelle chiara e con i capelli lisci, lineamenti caucasici, un bel seno e due chiappe sode. Chi di voi rispecchia tutti questi requisiti?

Ed è così che buona parte di noi passa metà della propria vita a fare diete, spendere centinaia di euro dall’estetista e andare in palestra per rassodare, risollevare, smaltire. Se ci scappa passi anche una pompatina qua e una tiratina là. Nel frattempo, le basse si impiccano su tacchi 12 pure per andare a fare la spesa e le alte sono vincolate alle oscene ballerine anti-sesso. Che stress!

Per le donne nere, scure e dal capello crespo, si aggiunge anche un elemento identitario che incide molto sul livello di autostima. Perché un conto è dire che per essere bella devi dimagrire, depilarti, sembrare più alta, portare calze snellenti e reggiseni push up; un’altro è avere la percezione che il colore della tua pelle, i tuoi capelli afro, i tuoi zigomi sporgenti e il tuo naso un po’ largo siano brutti, sbagliati. Non basteranno certo i corsi di zumba, l’amica estetista e i trucchi, questo è certo!

Allora potresti intravedere una soluzione nella costante stiratura chimica del capello, nell’utilizzo di extension e parrucche, nella correzione dei tuoi tratti somatici con piccole operazioni chirurgiche e, in casi estremi ma non così rari, nell’utilizzo delle creme schiarenti, perché se lo fanno anche i tuoi idoli tu non puoi essere da meno…

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Beyonce, Rihanna, Lil’ Kim e Halle Berry

Qui in Costa d’Avorio, nonostante i canoni fisici siano molto diversi (si prediligono le donne in carne con un bel fondoschiena vistoso e un seno prosperoso anche non visibilmente depilate), la questione dei capelli e della carnagione è una vera piaga. Una percentuale altissima di donne, ma anche di uomini, utilizza creme schiarenti nocive e cancerogene solo perché “chiaro è bello”. Infatti, diversamente da ciò che avviene in Italia, il mio colore ambrato genera invidia e ammirazione, come anche i miei capelli afro naturali che, seppure molti preferirebbero vedere ordinati con belle treccine, vengono comunque considerati “lisci”, quindi stupendi…eheh, ebbene sì lisciiii   😯 .

Non è un caso se da quando sono qui la mia percezione della bellezza sia molto cambiata. Riflettendo su me stessa e sulle reazioni degli altri mi sono resa conto di quanto tutto sia assolutamente relativo. Ho preso coscienza che, nonostante ci si consideri donne intelligenti ed emancipate, si rischia sempre di essere vittime dei canoni che ci vengono imposti.

Infatti, nonostante abbia superato ormai da molti anni la conflittualità con il mio colore e i miei capelli, la prima volta che un ivoriano mi ha detto con nonchalance: “ah, vedo che sei ingrassata, hai messo su un bel sederotto!”, ho fatto un sospiro di imbarazzo e mi sono sentita quasi offesa da quelle parole. Con un finto sorriso ho risposto: “eh sì, un po’” e la persona ha aggiunto: “sei ancora più bella!”. Vedendo la mia reazione imbarazzata e stizzita, una persona presente ha aggiunto: “Non si dice mai a una donna bianca che è grassa. Per loro è un’offesa!”.

Ecco, tralasciando l’ironia per il fatto di essermi tramutata da nera mezza italiana a bianca mezza africana, sarei voluta morire all’istante per aver confuso un complimento con un’offesa, per essermi sentita vittima di quel canone della magrezza che ho sempre criticato, per aver peccato di insicurezza ed essermi resa conto solo in quel momento di quanto fossero belle tutte quelle donne nere e paffutelle che mi passavano accanto ogni giorno. Oggi, quando qualcuno mi dice di essere ingrassata sorrido di cuore e mi sento lusingata.

Amiche, sembrerebbe il nostro paradiso: niente più diete, stop alla ceretta, basta con le creme anticellulite. Invece no cazzarola! Se sei magra come cavolo fai? E allora spopolano prodotti per ingrassare, creme per far crescere seni e sederi, rimedi tradizionali per aumentare l’appetito. Uno sfinimento! Come la metti la metti c’è sempre qualcuno che non si sentirà mai all’altezza!

Ma all’altezza di cosa? L’unica vetta che dovremmo raggiungere è stare bene con noi stesse, apprezzarci per quello che siamo, fregarcene degli altri perché in fondo tutti gli invidiosi, intenti a sprecare le loro energie per denigrare gli altri, alla fine deperiranno  😉

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Lupita Nyong’o

La bellezza non è qualcosa che puoi comprare o consumare, è solo una cosa che tu devi essere.